Al momento stai visualizzando “Se proprio dobbiamo cader, meglio farlo lontano da casa!”

Meglio cadere lontani dalla propria abitazione, questa è la morale che si può ricavare dalla sentenza della Corte di Cassazione, sez. III civile, con la sentenza 21940/2015.

Questo il verdetto infatti a una causa intentata da una signora nei confronti del Comune per scarsa manutenzione del manto stradale a seguito da una caduta mentre scendeva dalla propria autovettura provocandosi gravi lesioni.

Nonostante condizioni di scarsa visibilità notturna, nonostante la buca fosse coperta dall’acqua, per la Cassazione, il fatto che gli avvenimenti si siano svolti nelle vicinanze dell’abitazione della signora scagiona il Comune dalla scarsa manutenzione e attribuisce una responsabilità alla ricorrente per imperizia in quanto avrebbe dovuto ben conoscere quei luoghi e quindi evitare l’insidia.

La Cassazione ha ribaltato la sentenza del Giudice di Pace cui la signora era ricorsa per richiedere, ai sensi dell’articolo 2013 del Codice Civile, un risarcimento danni al Comune.

Già il Tribunale non aveva ritenuto di accettare le prove della scarsa visibilità notturna e della scarsa visibilità a causa della pioggia, così come non aveva ritenuto attendibile la deposizione del marito.

Scagionato quindi in maniera piena il Comune.

Responsabilità piena invece della ricorrente che scivola a quaranta metri dalla sua abitazione senza accorgersi dell’insidia.

Naturalmente la sentenza, che va rispettata, suscita qualche perplessità circa la tesi che trattandosi di luogo vicino a casa l’insidia poteva essere evitata.

Con il buonsenso possiamo affermare che una buca rimane una buca ovunque si trovi e che è compito del Comune effettuare la manutenzione del manto stradale.

Ritorniamo all’inizio: se si deve cadere in una buca fatelo lontano da casa !

Dott.ssa Daniela Bertolone

“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento 2013 della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico”

 

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