È stata
presentata dal Centro ricerche di Federconsumatori la settima indagine
nazionale sui “Servizi e Tariffe Rifiuti. L’indagine, nello spettro temporale
2010-2014, consente uno sguardo complessivo sul panorama nazionale e permette
di compare la situazione del Comune di Parma con altri comuni di Provincia.
Anche la
nuova TARI 2014, che ha sostituito la TARES, riflette una giungla tributa in
cui, a parità di condizioni, emergono forti differenze di importo da città a
città .
Nel campione
delle 91 città in cui è stata varata la TARI 2014, per un appartamento di 100
metri quadri con un nucleo familiare di tre persone l’aumento medio nel
quadriennio 2010-2014 è stato del 21,6% pari a +51 euro a fronte di
un’inflazione nazionale del 7%. Considerando i dati relativi alla TARI 2014 e
alla TARES 2013 emerge un aumento medio del 2,25% pari a 6 euro annui per una spesa complessiva
media per la famiglia tipo di 284 euro.
Come si
colloca Parma?
Sempre per la
famiglia tipo con appartamento di cento mq a Parma il costo medio si colloca a
260 euro annui contro la media nazionale di 284 euro.
Per quanto
riguarda gli incrementi nel periodo 2010-2014, il costo è passato da 245 a 260
euro con una differenza percentuale del +6,12%, un incremento decisamente
inferiore alla media nazionale ma spiegabile in buona misura con il fatto che
Parma, nel 2010, partiva già da un valore elevato ad esempio a Reggio Emilia il valore nel 2010
il valore era 106 euro ma oggi è 277 euro, cioè superiore a Parma).
Considerando,
sempre per la città di Parma, il valore TARI del 2014 è in linea con la TARES
del 2013: 260 euro contro 261 (-0,1%).
Comparando i
costi a livello regionale Parma con 260 euro si colloca al di sotto della media
pari a 270 euro; i valori più bassi si registrano a Ravenna con 240 euro e più
alti a Ferrara con 317 euro.