Federconsumatori Parma è fortemente
preoccupata dalle vicende giudiziarie e dalla mancanza di trasparenza che
offusca il ruolo e l’importanza del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
La finalità principale del Consorzio è,
infatti, quella di vigilare sulla produzione e sul commercio del formaggio (a
tal fine utilizza anche fondi pubblici), uno dei vanti del Made in Italy.
Appare naturale, pertanto, che il
Consorzio tutto, a maggior ragione chi è ai vertici, debba restare lontano da
qualsiasi ombra o dubbio, soprattutto dopo i recenti sospetti circa la
contiguità del Presidente con una società produttrice di formaggi
potenzialmente concorrenziali ed in grado di confondere il consumatore: i
cosiddetti similgrana.
Preoccupa, inoltre, il fatto che in
Italia i nomi delle società che importano e i dati sulle importazioni
agroalimentari dall’estero sono quasi un segreto di Stato. Per ovviare a questa
situazione in fondo basterebbe poco: obbligare anche i similgrana (e più in
generale tutti i prodotti alimentari) ad avere l’etichettatura obbligatoria
d’origine, che oggi invece in Europa resta un miraggio.
Si tratta di una vicenda cruciale per i
consumatori, che hanno diritto a conoscere con esattezza cosa mangiano.
Tutte queste situazioni, inoltre,
rischiano di alimentare le censure mosse dalla stampa internazionale in merito
all’autenticità e trasparenza delle nostre eccellenze (non ultima la vicenda
dell’olio extravergine di oliva). Il danno di immagine per i nostri prodotti è
un danno per l’economia del Paese, in particolare per l’economia agrolimentare.
È fondamentale, quindi, che le Autorità intervengano con determinazione
per rafforzare la trasparenza e salvaguardare la qualità e la tipicità dei
nostri prodotti. Questo attraverso un potenziamento dei controlli, nonchè
battendosi per la normativa sull’etichettatura ed il contrasto a imitazioni e
italian sounding.