Al momento stai visualizzando CARO ENERGIA: SOPRAVVIVERE ALLA GIUNGLA DEI PREZZI

IL RECORD DELLE BOLLETTE ITALIANE

In Italia si paga la bolletta energetica più alta d’Europa. Paghiamo il 30% in più della Germania e il doppio della Spagna. Le famiglie italiane sperimentano il dramma della povertà energetica, le imprese perdono competitività.
L’incremento dei prezzi si traduce in meno investi menti, meno innovazione e meno crescita. Una cri si sicuramente legata allo stop delle forniture di gas russo e alla conseguente mondializzazione del mercato del gas.
Oggi scontiamo un grave ritardo nel traghettare il nostro sistema verso una vera indipendenza, data da un mix energetico basato sulle risorse nazionali, a partire dalle energie rinnovabili. Al contra rio, la nostra dipendenza dall’importazione di gas, unita alla determinazione del costo dell’elettricità (legata esclusivamente al prezzo del gas e non al la vera fonte di produzione), ci rende esposti alla natura ferocemente speculativa del gas stesso. Una speculazione giocata sulla pelle delle famiglie e delle imprese italiane.

UNA BUSSOLA PER RISPARMIARE

•Cosa possiamo fare per spendere di meno? Basta modificare abitudini per risparmiare fino al 10% sulla bolletta!
•Fra le mosse più efficaci l’utilizzo delle lampadine a led; schermare le finestre per ridurre la dispersione di calore; spegnere gli stand by degli elettrodomestici!
•Fra gli errori da evitare dimenticare di sbrinare frigo e congelatore, mettere i panni stesi ad asciugare sul radiatore o il divano davanti al termosifone.
•Altre soluzioni taglia-spesa: i modelli di caldaia a condensazione, le valvole termostatiche sui radiatori, gli elettrodomestici di classe energetica elevata sono un antidoto efficace al caro energia; la manutenzione degli impianti; il check-up energetico dell’immobile; migliorare la coibentazione; installare impianti di energia so la re; la creazione di comunità energetiche rinnovabili.

LE PROPOSTE CGIL, SPI, FILCTEM, FEDERCONSUMATORI, SUNIA

• Quando il mercato è l’unico riferimento per le scelte politiche, quando il governo si disinteressa delle reali condizioni dei cittadini, si lascia mano libera ai più forti e si alimenta l’esclusione sociale. Noi crediamo invece che a problemi sociali si debba rispondere con tariffe sociali.
• Per questo chiediamo di:
|Disaccoppiare il prezzo dell’elettricità da quello del gas e valorizzare la capacità delle fonti rinnovabili di offrire ai consumatori energia pulita a prezzi più vantaggiosi.
|Allargare i criteri che definiscono la vulnerabilità di un soggetto e quindi il suo diritto a essere tutelato con prezzi calmierati.
|Riformare l’Acquirente Unico con l’obiettivo di restituirgli la funzione originaria ovvero quella di contrattare sul mercato, grazie all’aggregazione della domanda, i prezzi migliori.
|Tassare gli extraprofitti delle grandi aziende energetiche per r distribuire eccedenze di guadagno.
|Fermare i distacchi per morosità incolpevole, garantendo rateizzazioni e un fondo contro la povertà energetica.
|Introdurre una riforma strutturale della bolletta con una riduzione stabile degli oneri fiscali e parafiscali.
|Ampliare la platea dei beneficiari dei bonus energia, gas e idrico che innalzando le soglie Isee fino almeno a 20mila euro per tutti i nuclei familiari, con un tetto ancora più alto per le fa mi glie numerose e aumentando in forma progressiva gli importi erogati.
|Regolare il telemarketing, definendo pratiche commerciali trasparenti ed etiche a tutela dei consumatori e rendendo obbligatorio il consenso a ricevere offerte telefoniche.
|Aiutare i cittadini e le cittadine a consumare meno e risparmiare sol di. È necessario migliorare l’efficienza delle abitazioni anche in osservanza della direttiva europea sulle case green; promuovere le energie rinnovabili semplificando l’autoconsumo; facilitare la creazione di comunità energetiche.

POVERTÀ ENERGETICA

•Non è solo un problema economico: è un problema sociale.
•In Italia la povertà energetica è una realtà per circa 2,2 milioni di famiglie, pari al 7,7% della popolazione del Paese; il 47% degli anziani è a rischio o in povertà energetica.
•Secondo le previsioni, la spesa media annuale di una famiglia tipo aumenterà, tra luce e gas, di 272 euro, passando da 2.569 euro a 2.841 euro (+11%).

MERCATO SELVAGGIO

•Gas ed energia elettrica sono beni primari, ma senza interventi di regolazione dei mercati e protezione degli utenti, cittadini ed imprese sono abbandonati a un sistema privo di regole e controlli.
•Le pratiche commerciali scorrette mettono a nudo il disastro creato dal lavoro povero e precario. Una giungla spesso senza controllo do ve i contratti fatti sottoscrivere con tecniche aggressive e ingannevoli mi nano la fiducia dei clienti.
•Le imprese dovrebbero assumere impegni concreti per controllare la filiera promozionale che spesso, nella catena di appalti e subappalti, finisce per alimentare un lavoro malpagato e svilente.
•È solo tutelando i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e ripristinando la responsabilità sociale ed etica dei committenti che si può invertire questa dinamica.
•I referendum promossi dalla CGIL mettono al centro la dignità del lavoro e la giustizia sociale.

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