Al momento stai visualizzando Presentato il primo report della ricerca sui prezzi praticati nei supermercati e ipermercati di Parma e provincia
È aggiornata a luglio 2020 ed è stata recentemente resa pubblica la ricerca promossa da Federconsumatori Parma in collaborazione con la Camera di Commercio di Parma sui prezzi praticati nella grande distribuzione nella nostra provincia.

L'indagine analizza un campione di 11 supermercati e 4 ipermercati, ma si rigerisce ad un bacino che, quello della rete della gdo in provincia di Parma, che conta complessivamente 170 punti strutturati, su una superficie di oltre 226mila metri quadrati, impiegando 3.958 addetti, prevalentemente di sesso femminile (64,7%).

“La spesa alimentare -spiega Fabrizio Ghidini, presidenete Federconsumatori Parma – rappresenta una voce importante nei bilanci  delle famiglie, soprattutto in un momento difficile come oggi in cui, con la pandemia, i consumi sono in calo. Per questo  motivo  Federconsumatori,, con  il  contributo  della Camera di  Commercio  di  Parma, ha voluto capire come funziona, e se funziona, a vantaggio dei  consumatori, la concorrenza, a Parma e provincia, tra i diversi  marchi di supermercati e ipermercati”. 
 
“Dall'analisi dei dati emergono – dice Ghidini – diversi  elementi  di  interesse. Intanto i consumatori della città di Parma, e subito dopo quelli di  Fidenza e Salsomaggiore, godono di prezzi più bassi di quelle delle altre zone, montane e pedemontane. La concorrenza invece tra i principali  marchi all'interno della città di Parma è meno apprezzabile per i consumatori.  
Il livello dei prezzi non è legato, come invece verrebbe da pensare, all'equazione grandi superfici prezzi più bassi; al contrario, il supermercato si prende la rivincita sugli ipermercati”.
 
“Un altro  aspetto, che vale soprattutto per le zone di maggior presenza di punti  endita, è che un consumatore attento, che si  districa bene tra offerte, primi prezzi e marchi della catena (private label), nell'arco di un  anno può risparmiare, pur mantenendo un buon livello di qualità, somme notevoli”. 
 
“Non abbiamo indagato in questa prima ricerca gli hard discount per la difficoltà a comparare i prezzi, ma senza dubbio i dati generali ci  dicono di una loro  crescita molto forte anche a fronte di punti vendita che sempre più si avvicinano, anche esteticamente, agli altri punti vendita”.

La ricerca, ora, viene messa a disposizione per ulteriori letture e valutazioni da parte dei  consumatori e degli  addetti del  settore.

 

 

In allegato il rapporto e la presentazione dello stesso.

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