Più volte negli ultimi giorni sulla stampa
locale si sono susseguiti interventi sull’utilizzo da parte degli adolescenti
dei social e della rete, dal Preside della Fra Salimbene al commento di Pino
Agnetti.
Si tratta di un tema sensibile e delicato e
il giusto approccio non può che essere di mettere i ragazzi, le ragazze e i
genitori nelle migliori condizioni per utilizzare correttamente quegli
strumenti che, piaccia o non piaccia, sono parte integrante della socialità di
oggi e di domani.
Federconsumatori da tempo si occupa del
tema attraverso la campagna “Occhi
aperti sulla rete per non cadere nella rete, che ha dato vita a una ricerca
tra gli adolescenti tra i 12 e i 17 anni sulla “web reputation (sul sito www.federconsumatori.it) e a un
impegno sul territorio di informazione di educazione, a partire dalle scuole a
cui si aggiunge un’azione di tutela dei ragazzi vittime del cosiddetto cyberbullismo, una pratica diffusasi
negli ultimi anni consistente in atti di bullismo e di molestie effettuati
proprio attraverso i mezzi elettronici quali, ad esempio, e-mail, blog, siti
web e messaggistica istantanea.
La cronaca degli ultimi anni (e purtroppo
quella degli ultimi giorni) non ci ha risparmiato casi di bambini e ragazzi che sono addirittura
giunti a togliersi la vita sotto il peso della circolazione e della
divulgazione sul web di foto spiacevoli, di giudizi malevoli, di insulti, di
atti speculatori.
All’interno di questo progetto, Federconsumatori Parma
mette a disposizione uno sportello di assistenza gratuita in tutti i casi in
cui siano dei minori a cadere vittime di pratiche scorrette sulla rete e a
essere lesi dal fenomeno della cattiva web reputation.