In una lettera inviata ieri all’assessore comunale
Ferretti e al presidente di Parma Gestione Entrate Tosi, Federconsumatori Parma
ha evidenziato quanto segue.
“A seguito di numerose segnalazioni di nostri iscritti abbiamo avanzato
diversi reclami attinenti alla riscossione della Cosap che evidenziano
meccanismi di applicazione di tale canone ai cittadini utenti a nostro avviso
alquanto discutibili.
Tali reclami sono stati avanzati a seguito del ricevimento da parte dei
nostri associati di avvisi e comunicazioni non autonomamente impugnabili,
emessi da Parma Gestione Entrate, che ravvisano l’assoggettabilità al canone
Cosap anche in casi in cui non vi sia una fruizione o modificazione del suolo
demaniale da parte dei cittadini (caso dei cosiddetti accessi a raso).
L’agente di riscossione, oltre a chiedere il canone annuale, chiede anche
i pregressi 5 anni antecedenti.
Ritenendo che in tale caso il canone non sia dovuto, sia perchè il nostro
ordinamento giuridico non prevede l’imposizione di un canone comunale per il
semplice accesso alla proprietà privata, sia perchè ogni prestazione personale
o patrimoniale deve essere giustificata da un interesse rilevante della
comunità , chiediamo un incontro di confronto sia con il Comune di Parma che con
Parma Gestione Entrate per chiarire le rispettive posizioni e i requisiti di
legittimazione passiva del canone dovuto per il cosiddetto passo carraio.
Certi che non mancherete di dimostrare la vostra disponibilità a trattare
tale argomento cogliamo l’occasione per salutarvi.